ARCHIVI APERTI 2024 – LA PASSIONE CHE MUO...
ARCHIVI APERTI 2024 XII EDIZIONE DAL 24 NOVEMBRE AL 6 DICEMBRE LA PASSIONE CHE...
Il Comune di Cecina ha intrapreso, a partire dal 1996, un’azione di recupero e valorizzazione del proprio Archivio Storico che ha avuto come conseguenza l’informatizzazione dell’inventario (attualmente è in corso la marcatura in AST), l’apertura di un servizio di reference che ne faciliti la fruizione ai privati ed ai ricercatori e la promozione di progetti di studio e percorsi didattici per le scuole del territorio.
Cecina, ubicata sulla riva sinistra del fiume omonimo, è sede di comune dal 1873. Inizialmente sotto l’Amministrazione della provincia di Pisa, dal 1925 passa a far parte della Provincia di Livorno.
Nasce come un piccolo Villaggio della Comunità di Bibbona chiamato “Fitto di Cecina”. Nella prima metà del 1800, le Bonifiche del Granduca Leopoldo II risanarono questo territorio e il villaggio abitabile, fertile e soprattutto in pianura ebbe una fulminea ascesa, diventando in breve tempo più importante di Bibbona.
Dopo l’Unità d’Italia, con l’Istituzione dei Comuni, Bibbona e Cecina si contesero il titolo di capoluogo fino a quando Cecina, cresciuta economicamente e demograficamente, divenne capoluogo di comune con il Regio Decreto n. 1479 del 23 giugno 1873, e Bibbona una sua frazione. Nel 1881, il villaggio “Fitto di Cecina” assunse la denominazione di “Cecina” e nel 1906 ci fu la definitiva separazione patrimoniale che sancì l’autonomia amministrativa dei due Comuni.
Queste vicende istituzionali sono molto importanti ai fini della ricerca storica perché Bibbona conserva parte della documentazione riguardante Cecina nell’Archivio Pre-unitario, mentre Cecina conserva una parte del materiale archivistico relativo a Bibbona nell’Archivio Post Unitario.